MESSINA. Cinque condanne sono state chieste dall’accusa nel processo per le truffe sulle protesi acustiche, un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza che nel sfociò nell’operazione «Otolandia». Il processo, in corso davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale, si avvia verso le battute conclusive. Il pubblico ministero Alessia Giorgianni ha depositato una requisitoria scritta chiedendo al tribunale il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per una serie di reati ma anche qualche assoluzione.
La richiesta di condanna più elevata, 12 anni di reclusione, è stata chiesta per Achille Salvini mentre per gli altri sono state avanzate richieste che oscillano tra i 3 ed i 4 anni e mezzo. In particolare il rappresentante dell’accusa ha chiesto la condanna a 4 anni per Edoardo Maugeri, a 3 anni per Francesco Avvantaggiato, chiesti 4 anni e 8 mesi per Roberto Formento, infine 4 anni e 6 mesi sono stati chiesti per Antonino Chiovè. L’assoluzione è stata chiesta per Giuseppe Pipitò e Mirella Radici. Chiesta l’assoluzione per alcuni capi anche per Avvantaggiato. Dopo la requisitoria del pubblico ministero sono cominciati gli interventi dei difensori hanno discusso gli avvocati Franco Rosso, Massimo Rizzo e Giuseppe Benvenga. Nel processo impegnati anche gli avvocati Scattareggia Marchese, Nino Favazzo, Filippo Mangiapane, Giovanni Gulino, Alberto Gullino, Franco La Valle, Rosaria Adornato, Maria Lembo. L’udienza è stata rinviata al 15 dicembre.
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