
MESSINA. Avrebbero avuto l'abitudine di percepire in maniera fraudolenta il cosiddetto gettone di presenza in occasione delle sedute delle commissioni consiliari permanenti. Per questo motivo la Digos ha chiuso le indagini su dodici consiglieri comunali che ora dovranno apporre la firma davanti ai vigili prima e dopo i lavori.
Si tratta di Carlo Abbate, Pietro Adamo, Pio Amodeo, Angelo Burrascano, Giovanna Crifò, Nicola Salvatore Crisafi, Nicola Cucinotta, Carmela David, Paolo David, Fabrizio Sottile, Benedetto Vaccarino e Daniele Santi Zuccarello. Sono ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati continuati di truffa aggravata, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d'ufficio.
Altri undici consiglieri risultano indagati per gli stessi reati. Sono Carlo Cantali, Nino Carreri, Andrea Consolo, Libero Gioveni, Pietro Iannello, Rita La Paglia, Maria Amelia Perrone, Nora Scuderi, Donatella Sindoni, Santi Sorrenti, Giuseppe Trischitta. Ciascun consigliere comunale è componente di almeno 6 commissioni ed ognuno, in teoria, potrebbe raggiungere il massimo di 24 presenze mensili.
In realtà ciascun consigliere tendeva a massimizzare i gettoni di presenza utilizzando vari sotterfugi per comprovare la propria partecipazione alle sedute delle commissioni consiliari permanenti. Nel corso dell'indagine, effettuata anche mediante intercettazioni video e ambientali, è emerso che quanto riportato nei verbali delle commissioni era il frutto di una studiata condotta finalizzata ad aggirare il problema della presenza effettiva del consigliere, alla quale è subordinata l'erogazione del gettone di presenza.
Gli investigatori hanno accertato che, in alcuni casi, i consiglieri intervenivano nel corso della seduta per il tempo strettamente necessario a firmare, e quindi per ottenere ugualmente il gettone di presenza.
7 Commenti
Nino
12/11/2015 16:04
il sindaco Accorinti , altro paladino della legalità e della giustizia, (solo a parole) possibile non si fosse accorto di nulla? Un sindaco puo' non sapere cosa accade nel consiglio comunale dove la maggioranza dei consiglieri fanno riferimento proprio a lui? Oltre le sue "allegre magliette" il nulla.
Vittorio
12/11/2015 19:03
Se avessero un minimo di Dignità, dovrebbero dimettersi tutti, ma con quale faccia tosta vanno in giro? E in Consiglio comunale hanno il coraggio di guardare il popolo? È una vergogna!
Pietrol
12/11/2015 21:45
Le arrabbiature non servono a nulla.Il fenomeno si è semplicemente ripetuto, nel tempo e a qualche chilometro di distanza, ricordo quanto accaduto a Siracusa o ad Agrigento e in chissà quanti altri comuni. La soluzione c'è ed è anche semplice: è sufficiente non votare questi personaggi e i partiti e/o le liste che li candidano.
galeazzo
13/11/2015 01:18
Il sindaco di Messina questa sera alla trasmissione televisiva La Gabbia è andato ad urlare tutta la sua rabbia per lo stato di abbandono della Sicilia, e di Messina in particolare, da parte delle Istituzioni statali responsabili a suo dire, del degrado della città che amministra. Con tanta spazzatura dentro casa ci vuole proprio una bella faccia!
galapagos
13/11/2015 02:53
Cari illusi, questa è la democrazia: cialtroni al potere, buoni a nulla, ma capaci di tutto, per sgraffignare un po' di ghiande!
Maurizio
13/11/2015 07:44
I consiglieri comunali vengono eletti dal popolo, prima di votarli indagate chi sono.
cinico
13/11/2015 08:16
Adesso che vengano interdetti da tutto....PS che schifo vedere Messina sui media nazionali sempre e solo per cose negative!