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Crescono i dipendenti dal gioco d’azzardo nel Messinese

Nella provincia un centinaio i pazienti in carico all'Asp 5, ma sono migliaia i giocatori abituali patologici. Parla la psicologa della Lelat Daniela Milano

MESSINA. Cento giocatori patologici presi in carico dal Sert dell'Azienda sanitaria provinciale nel 2014. Cresce il numero degli schiavi da gioco. Il servizio di assistenza per le dipendenze patologiche dell'Azienda sanitaria provinciale aiuta loro e le famiglie. Erano 80 nel 2013. Una decina di chiamate disperate arrivano ogni mese al numero messo a disposizione dai volontari di "Mettiamoci in gioco".

Sono migliaia i giocatori abituali patologici. Centinaia di migliaia le macchinette mangiasoldi distribuite nelle tabaccherie e nei bar. I minori giocano nelle sale slot, sorte come i funghi nell'intera provincia. A Milazzo e a Barcellona ce ne sono alcune enormi. E, in generale, sul gioco, in certi casi, c'è l'ombra dell'usura e quindi della malavita organizzata. Chi non riesce a finanziarsi le proprie giocate si rivolge prima ai canali tradizionali, finanziarie e banche, e poi ai cravattari. Sale slot, bingo, bar e poi le ultime frontiere: le sale da gioco virtuali dove, con un computer o un telefonino e una carta di credito ricaricabile, si può accedere ai casinò virtuali.

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