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Sant'Agata di Militello, speranze per il punto nascita

SANT'AGATA DI MILITELLO. Il punto nascita dell’ospedale di Sant’Agata di Militello non sarà soppresso perchè il piano di ridimensionamento della rete ospedaliera è bloccato. la speranza è stata annunciata ieri sera dal deputato regionale, Bernardette Grasso, all’assemblea dei sindaci del distretto socio sanitario convocata dal sindaco Carmelo Sottile per discutere e promuovere iniziative a sostegno dei servizi esistenti e da attivare nei reparti dell'ospedale e chiedere il potenziamento dei servizi sanitari del territorio.

"L'ospedale di Sant'Agata di Militello rappresenta un punto di riferimento importante per la Sanità dei Nebrodi che deve continuare a svolgere l'attività necessaria ed indispensabile nell'assistenza sanitaria a circa 100mila residenti nel territorio, operando come Polo Sanitario degli ospedali riuniti Mistretta-Sant'Agata”, ha detto.

Alla luce della recente visita a Messina del Ministro alla Salute Beatrice Lorenzin i punti nascita degli ospedali che in un anno registrano meno di 500 bambini nati dovrebbero essere trasferiti a carico gestionale della Regione Siciliana ed il nosocomio di Sant'Agata Militello rientrerebbe in questa lista in quanto le previsioni sarebbero di 450 nati. Ma per un ospedale accreditato nel vasto territorio dei Nebrodi potrebbe aprirsi una diversa prospettiva. Rincara il primario Umberto Musarra: "Se il reparto di ginecologia ed ostetricia dell'ospedale riunito di Sant'Agata-Mistretta registrasse mille nascite in un anno, ma il personale medico infermieristico rimanesse con l'identico organico, le condizioni di sicurezza per nascituri e partorienti non sarebbero comunque garantite".

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