MESSINA. A trent'anni esatti dall'omicidio è stata ricordata al Palacultura di Messina Graziella Campagna, la giovane di 17 anni uccisa dalla mafia a Villafranca Tirrena. «Sono trascorsi trent'anni ma è come se fosse ieri - ha detto il fratello Pietro - ogni anno in questo periodo è come se ci mancasse la terra sotto i piedi. Quello che è accaduto non dovrà più accadere».
Graziella fu uccisa con 5 colpi di lupara e nel 2009 la cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo per i mafiosi Gerlando Alberti junior e Giovanni Sutera che uccisero la ragazza, dipendente di una tintoria, perchè a conoscenza del suo vero nome: nella tasca di una camicia portata in lavanderia da Alberti, la giovane aveva trovato un bigliettino con il vero nome del proprietario, al tempo latitante, che invece si faceva chiamare ingegner Cannata.
«L'omicidio Campagna è una delle più grandi tragedie della Sicilia - ha detto il deputato Gianpiero D'Alia - Forse in passato non è stata ricordata come doveva, perché circondata per molti anni da una rete di omertà di inefficienza anche degli apparati di sicurezza. Il ricordo di Graziella è vivo e molte cose sono state fatte per la lotta alla mafia e su questo terreno bisogna continuare».
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