MESSINA. Diecimila case tra immobili pubblici e immobili privati sono sfitti. Cinquecento sfratti nel 2015 sono arrivati all'atto esecutivo. Bastano questi dati, secondo l'Unione inquilini, a far smuovere le coscienze.
Tra gli sfrattati ci sono disoccupati, disabili, famiglie con bambini. Così per sabato, con partenza alle 16,30, è stato organizzato un corteo al quale hanno già aderito diverse sigle. Gli ultimi in ordine di tempi i militanti dell'Asia Usb.
«La questione abitativa e la crisi degli alloggi a Messina e in tutta Italia — spiegano i coordinatori del movimento Asia-Usb che hanno aderito ufficialmente al corteo organizzato dall'Unione inquilini e dal comitato dei disoccupati organizzati —, sta mettendo a nudo un processo sempre più inesorabile di sradicamento sociale che, nei suoi esiti più estremi, conduce alla negazione dei diritti di cittadinanza tradizionalmente concepiti all'interno del quadro dello stato-nazione. Chi ha perso il lavoro e non ha più i soldi per sfamare la sua famiglia ha poche alternative ma, se occupa una casa, secondo la legge, senza titolo, non può chiedere la residenza né l'allacciamento a pubblici servizi".
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