MESSINA. Venti giorni senz'acqua per la rottura di una condotta, un'emergenza durata fino al 16 novembre. Le immagini di cittadini in coda coi bidoni, davanti alle autobotti, sono finite su giornali e tv anche esteri. Ma stamattina nella città dello Stretto è tornato l'incubo: i messinesi si sono svegliati con i rubinetti a secco.
Questa volta il guasto si è verificato a Forza D'Agro, nel territorio della provincia. Per fortuna la condotta è stata riparata nel primo pomeriggio e domani, secondo quanto assicurano i tecnici dell'Amam, l'azienda meridionale acque di Messina, l'erogazione dovrebbe tornare normale.
Intanto, anche se per poche ore, i messinesi hanno preso d'assalto fontane pubbliche e autobotti. «Sono anziana e per me è complicato - spiega Maria Giordano - a novembre i volontari venivano a portarmi a casa l'acqua, oggi me l'ha data un amico, altrimenti sarei rimasta senza».
Sui social è un coro unanime contro l'amministrazione e l'Amam, accusati di non aver ancora previsto un piano d'emergenza e di non aver ancora iniziato un adeguato monitoraggio della condotta di Fiumefreddo, lunga 70 chilometri, che passa in aree a rischio idrogeologico.
Anche il presidente della Regione Rosario Crocetta, durante il lungo stop di un mese fa, era stato molto duro contro i dirigenti dell'Amam: «Per quel che riguarda il dissesto idrogeologico bisogna realizzare sostegni alle tubazioni, perchè una frana non può interrompere il corso dell'acqua. Trovo allucinante che per la rottura di una conduttura siamo stati costretti a dichiarare lo stato di
emergenza e lo stato di calamità naturale. Quando ero sindaco a Gela e c'era un guasto al dissalatore pensavo a come risolvere il problema e non a chiedere lo stato di calamità. Sarebbe stato sufficiente prendere a modello i metodi degli antichi romani».
L'acquedotto di Fiumefreddo, che porta a Messina a pieno regime circa 900 litri al secondo, è considerato troppo distante. L'acqua arriva pure dal Santissima, che ha una portata di circa 300 litri al secondo e altrettanti ne arrivano dal bypass creato a Forza d'Agrò; ma Fiumefreddo è la condotta più importante per Messina, poichè la maggior parte dei quartieri è collegata con questo acquedotto, il più importante ma anche il più fragile.
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