MESSINA. Alla Messinambiente è protesta a oltranza. Anche ieri secondo giorno consecutivo di blocco della raccolta rifiuti e i cassonetti cominciano ad abbondare di sacchetti d'immondizia. Lunedì scorso i netturbini hanno deciso di passare alle vie di fatto per i mancati pagamenti degli stipendi di dicembre causati - da quello che si è appreso - dai ritardi nell'informatizzazione dei dati per il versamento.
Nel primo pomeriggio dal Comune facevano sapere che: «La Ragioneria Generale ha comunicato al sindaco, Renato Accorinti, che in data odierna si sono sbloccate le procedure tecniche e finanziarie con la Tesoreria. Ciò consentirà il pagamento dei mandati degli stipendi dei lavoratori al massimo entro venerdì 29 secondo un ordine di priorità». Ma alla sede dell'autoparco di via Salandra dove le tute arancione non fanno uscire gli autocompattatori per la raccolta il sindacalista della Fp Cgil rispondeva così: «Questo è un comunicato che va bene alla stampa non a noi, noi vogliamo certezze sul pagamento, l'amministrazione deve venire qui a darci date certe e non note stampa». Ieri il commissario liquidatore della Messinambiente Giovanni Calabrò ha pure annunciato la presentazione di una denuncia per accertare le responsabilità sui mancati pagamenti degli stipendi di dicembre. «Ogni mese è la stessa storia - hanno detto in coro i netturbini - ci sono sempre ritardi, noi a casa abbiamo famiglie da mantenere, abbiamo spese da affrontare e non chiacchiere da fare».
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