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Cacciatore messinese ucciso da un colpo di fucile accidentale

CASALVECCHIO. Il cadavere di un uomo, Salvatore Santoro, 50 anni, è stato trovato dai carabinieri nelle campagne della frazione di Rimiti a Casalvecchio Siculo. Secondo una prima ipotesi dei carabinieri, si sarebbe sparato accidentalmente con il fucile durante una battuta di caccia.

Ieri sera, non vedendolo rientrare, i familiari avevano avvertito i carabinieri. Poi, nelle campagne, hanno trovato il corpo. I militari da un'analisi della scena del delitto ritengono che stesse usando il calcio del fucile per farsi strada tra i cespugli, quando il grilletto si sarebbe impigliato in un ramo e sarebbe partito un colpo che lo ha preso vicino al collo. La vittima, che lavorava come bidello in una scuola, lascia la moglie e due figli.

Ieri una tragedia, sempre durante una battuta di caccia, era accaduta nelle campagne in provincia di Padova, dove un padre di Bovolenta per errore ha ucciso con una fucilata il figlio di 15 anni. L'incidente è accaduto nel pomeriggio non lontano dall'azienda agricola che la famiglia porta avanti da generazioni, producendo cereali e legumi.  Il padre, 42 anni, si era appostato dietro ad un anfratto quando accidentalmente è partito un colpo dal fucile calibro 20 che l'uomo deteneva regolarmente. Ha colpito in pieno petto il figlio, uccidendolo all'istante.

Il ragazzo aveva deciso di seguire le orme del padre e del nonno e di dare una mano alla conduzione dell'azienda iscrivendosi all'istituto di agraria Duca degli Abruzzi di Padova.

 

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