MISTRETTA. Una commissione d'indagine per esaminare ed approfondire ogni utile elemento a supporto che possa giustificare l’incremento dei costi relativi alla gestione e smaltimento rifiuti solidi urbani (Rsu). È la richiesta che arriva dai Consiglieri comunali, del gruppo «Sosteniamo Mistretta» a seguito di un loro accertamento dal quale, scrivono gli stessi consiglieri, si evince chiaramente un’inspiegabile aumento dei costi.
«A decidere sarà il consiglio comunale, l’esecutivo dovrà rendere conto ai cittadini — dichiara il consigliere Vincenzo Tamburello, portavoce del gruppo di maggioranza in seno al Consiglio comunale —. Non si capisce come, per periodo il compreso tra l’1 marzo e il 31 maggio 2016 si registra un aumento dei costi di circa 50.000 euro, relativamente all'affidamento del servizio di recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati, rispetto al trimestre precedente.
Il paradosso sta nel fatto che l’incremento dei costi avviene a seguito di un’accurata indagine di mercato il cui scopo sarebbe dovuto essere quello di ridurre le spese.
«L’amministrazione guidata da Porracciolo assegna le risorse all’area tecnica per il servizio di gestione e smaltimento, l’Ufficio tecnico fa un indagine di mercato al fine di risparmiare, ma, dopo l’assegnazione del servizio all'attuale gestore, viene inspiegabilmente fuori che i costi del servizio sono esageratamente aumentati — continua Tamburello —. Tutto ciò è assurdo; le nostre perplessità sono, tra l’altro, avvalorate dal parere contabile contrario espresso dalla Responsabile dell’area Finanziaria».
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