VALCANOVER. Un complimento di troppo, una battuta volgare e la tragedia. Una cena tutt'altro che tranquilla quella di venerdì scorso in Trentino in cui un finanziere di Patti è stato pestato a sangue da due stranieri per aver difeso la sua compagna. Il finanziere, Mario Aiello di 35 anni, in servizio nel Trentino, si trovava fuori il locale "Ciolda" sulla riva del lago di Caldonazzo, a Valcanover. La storia è stata raccontata sulle pagine del Giornale di Sicilia di oggi.
Sarebbe stato un complimento poco educato e rispettoso nei confronti della sua fidanzata da parte di uno dei due stranieri a far scattare la scintilla. Alla provocazione, il finanziere ha subito risposto chiedendo rispetto per la sua compagna, dunque difendendola. Da qui, una prima discussione molto animata, ma interrotta dal personale di sicurezza del pub che ha accompagnato i due stranieri fuori dalla porta.
Sembrava che le acque si fossero calmate ma, ad aspettare il militare e la sua fidanzata fuori dal locale, c'erano i due stranieri che hanno avvicinato nuovamente la coppia e ricominciato a discutere.
Insulti, spintoni, poi una vera e propria violenta aggressione. Il trentacinquenne di Patti è stato colpito più volte in viso ed è poi finito a terra. Ma i due aggressori, nonostante ciò, non si sono fermati e hanno continuato a pestarlo, massacrandolo con altri calci e pugni. La compagna, intanto, cercava di porre fine al pestaggio inutilmente: anche a lei i due hanno dato qualche colpo ma, per fortuna, senza gravi conseguenze.
Dopo il violento pestaggio, i due sono scappati. Sul posto, i carabinieri allertati dai testimoni insieme alle due ambulanze del 118. Le condizioni del finanziere sono apparse subito molto gravi. Lesioni profonde e un'emorragia hanno costretto i medici a sottoporlo a un intervento chirurgico molto delicato, durato più di 5 ore. Oggi il 35enne combatte tra la vita e la morte e si trova in rianimazione. La donna, invece, è stata trasferita all'ospedale del capoluogo. Per lei qualche abrasione.
I due aggressori sono stati intercettati e arrestati con l'accusa di tentato omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Sono D.O, 24 anni, italiano di origini magrebine pregiudicato per lesioni con divieto di avvicinamento alla madre per averla picchiata ripetutamente.
L'altro è M.A, 22 anni, polacco ma residente in Italia. Pluripregiudicato, già noto ai carabinieri trentini.
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