LIPARI. La Guardia di finanza ha avviato controlli nelle Eolie per accertare se i proprietari di immobili nel periodo estivo affittano in nero villette e camere ai turisti.
La Regione ha già fatto uno studio sui pernottamenti segnalati dalle strutture ricettive, sui rifiuti prodotti e sui consumi, ed è venuto fuori che i dati ufficiali sono quattro volte inferiore a quelli reali.
Secondo Saverio Panzica, ex dirigente regionale che ha coordinato il lavoro, nella finanziaria nazionale del 2007 è stata eliminata la sanzione amministrativa per le strutture che non consegnano i dati all'Osservatorio e all'Istat, e questo ha disincentivato una raccolta che era puntuale, contribuendo alla creazione del nero.
Controlli a tappeto anche da parte della guardia di finanza di Catania nei bed & breakfast e case vacanze nei diversi comuni della provincia etnea. I finanzieri hanno scoperto 10 strutture irregolari e redditi evasi per 200 mila euro. I dati raccolti nel corso dei servizi di controllo economico del territorio e le informazioni reperite sui siti internet di prenotazioni on line, sono stati incrociati con i dati ufficiali degli operatori censiti dai comuni per effetto del rilascio delle previste autorizzazioni comunali (Scia). Questo ha permesso alle fiamme gialle di individuare dieci attività commerciali irregolari. Tre di queste sono risultate completamente abusive.
I militari hanno verificato i pernottamenti nelle le strutture controllate e hanno così individuato incassi non dichiarati al fisco. Sono stati perciò deferiti all’autorità giudiziaria 7 titolari di attività per aver omesso di comunicare alla Questura i nominativi dei clienti alloggiati presso la propria strutture e per aver effettuato dichiarazioni false circa il numero di posti letto autorizzati.
Ammontano a circa 17mila le presenze rilevate presso le strutture ispezionate e segnalate ai comuni di Catania, Acireale e Nicolosi ai fini del recupero dell’imposta di soggiorno nei confronti dei responsabili delle attività ricettive.
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