MESSINA. Il gip di Messina Salvatore Mastroeni ha deciso l'archiviazione per i 21 consiglieri rimasti fuori dalla prima sessione d'inchiesta sulla cosiddetta «Gettonopoli» al Comune, coinvolti in un altro filone di indagine. Erano accusati di truffa aggravata, falso ideologico e abuso d'ufficio.
Rimangono fuori, dunque, dal procedimento penale, i consiglieri Giuseppe De Leo, Luigi Sturniolo, Giuseppe Trischitta, Elvira Amata, Claudio Cardile, Simona Contestabile, Libero Gioveni, Pietro Iannello, Antonino Interdonato, Rita La Paglia, Nina Lo Presti, Francesco Mondello, Francesco Pagano, Pierluigi Parisi, Ivana Risitano, Mario Rizzo, Antonia Russo, Giuseppe Santalco, Nora Scuderi, Donatella Sindoni, Lucy Fenech.
Il gip non aveva acolto per loro la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, riconoscendola solo per Carlo Cantali, Maria Perrone e Daniela Faranda. Resta fuori dall'inchiesta comunque la presidente del consiglio Emilia Barriere che non percepisce gettoni.
Nell'inchiesta principale su Gettonopoli invece sono già stati rinviati a giudizio Carlo Abbate, Pietro Adamo, Pio Amadeo, Angelo Burrascano, Antonino Carreri, Giovanna Crifò, Nicola Crisafi, Nicola Cucinotta, Carmela David, Paolo David, Libero Gioveni, Nora Scuderi, Santi Sorrenti, Fabrizio Sottile, Benedetto Vaccarino e Santi Daniele Zuccarello.
Per i consiglieri Libero Gioveni e Nora Scuderi è stata archiviata la posizione per alcuni episodi nella seconda inchiesta ma sono comunque rinviati a giudizio nella prima inchiesta per altri episodi.
Come dimostrato dalle indagini delle telecamere i consiglieri rinviati a giudizio partecipavano a Commissioni consiliari della durata di pochi minuti, il tempo di assicurarsi il gettone di presenza.
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