BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Condanna ridotta in appello per il padre che uccise il figlio al culmine di un litigio. La tragedia familiare si consumò a Barcellona Pozzo di Gotto nel 2015. La Corte d’Assise d’Appello di Messina ha condannato a 18 anni Cosimo Crisafulli accusato di aver ucciso con una fucilata il figlio Roberto di 32 anni.
I giudici (presidente Maria Pina Lazzara a latere Vincenza Randazzo) hanno concesso le attenuanti generiche ritenute equivalenti alle aggravanti contestate arrivando così a ridurre la condanna a 30 anni disposta in primo grado. La pena a 30 anni gli era stata inflitta nel giudizio con rito abbreviato che si era svolto davanti al gup del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Contro questa sentenza è stato presentato ricorso in appello e ieri si è concluso il processo.
Il sostituto pg Salvatore Scaramuzza, che nel processo ha rappresentato l’accusa, al termine del suo intervento aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado. L’avvocato Fabio Catania, difensore di Cosimo Crisafulli, ha invece chiesto le generiche invocando anche che il reato fosse riqualificato in omicidio colposo e che fossero riconosciute le attenuanti della provocazione.
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