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Assenteismo al Comune di Furci, archiviazione per i dipendenti esterni

MESSINA. Archiviazione dei procedimenti disciplinari per i dipendenti esterni, sospensione invece per altri. Mentre è ancora in corso l’indagine penale sui “furbetti del cartellino” al Comune di Furci siculo, arriva ad una conclusione l’attività dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari Straordinario del Comune che il 2 marzo scorso ha concluso gli accertamenti dei primi 17 procedimenti avviati nei riguardi di altrettanti dipendenti comunali che furono sottoposti all’obbligo di presentazione alla PG.

Un mese di indagine, condotta dal Commissariato di Taormina, svelò che al Comune c’era chi entrava, strisciava il badge ed andava via o chi timbrava anche per conto di altri colleghi. Oltre all’inchiesta penale condotta dalla Procura di Messina c’è anche quella disciplinare avviata dal Comune di Furci siculo attraverso una commissione che si è insediata il 29 novembre 2016 .

La commissione ha distinto tra i dipendenti che fanno attività esterne (operai, autisti, netturbini, vigili urbani, messi notificatori etc.) e quelli assegnati a compiti di concetto e più squisitamente amministrativi. Questa classificazione ha permesso alla Commissione di concludere che non ci sono elementi sufficienti «per poter irrogare la sanzione nei confronti dei dipendenti esterni accusati di assenza ingiustificata dal luogo di lavoro e, pertanto, (di concludere) per l’archiviazione del corrispondente addebito disciplinare». Dallo svolgimento dell’istruttoria è emerso che l’ organigramma del Comune di Furci Siculo è più complesso di altri Enti locali. Accanto alle tradizionali “Aree” di attività, esistono numerosi “Servizi” e/o “Uffici”.

La commissione composta dagli avvocati Ferdinando Croce, Ferdinando Logorelli ed il dottor Gianfranco Moschella spiega cosi in un comunicato stampa la situazione: «Questa circostanza, in uno con la impossibilità di desumere con certezza, in questa fase dell’indagine, in quali siti si recassero i dipendenti assenti dal Palazzo Municipale (o comunque di escludere che non si stessero recando presso altri immobili comunali (magazzino, biblioteca, asilo nido, centro diurno, etc.) o non stessero compiendo all’esterno atti relativi all’ufficio (letture contatori acqua, installazione segnaletica, smaltimento rifiuti, etc.), e con l’irriconducibilità alla condotta intrattenuta di un elemento psicologico (del dolo o della colpa) tale da far intravedere una violazione del dovere di fedeltà del pubblico dipendente, impedisce allo stato, ad avviso dello scrivente Ufficio, di far configurare l’illecito disciplinare dell’allontanamento arbitrario dal posto di lavoro».

È stato quindi archiviato il procedimento per tutti i dipendenti esterni incolpati di essersi allontanati dal posto di lavoro ad eccezioni di quelli che hanno un numero «abnorme di ore di assenza» per i quali si è scelto di sospendere il procedimento disciplinare.

Non è stata disposta l‘archiviazione, invece, per i dipendenti interni e per tutti gli altri (esterni ed interni) accusati di falsa attestazione della presenza in servizio mediante l’utilizzo del badge segnatempo, tranne in alcuni casi, in cui particolari condizioni, hanno consentito, adottare altri provvedimenti. Per tutte queste ipotesi il procedimento disciplinare è stato sospeso fino a quando non si conclude quello penale. Un approccio prudente affinché «le decisioni che verranno assunte in sede disciplinare non siano distanti (o, peggio ancora, difformi) da quelle che saranno adottate dall’Autorità giudiziaria penale».

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