SANT'AGATA DI MILITELLO. Travolta e uccisa mentre faceva jogging, confermati in appello sette anni per l’investitore della santagatese Rosanna Lo Bianco. La Terza Sezione Penale della Corte di Appello di Firenze ha confermato i capi d’imputazione nei confronti di Simone Carmignani, 28 anni di Nugola, condannandolo alla pena di 7 anni di reclusione (in primo grado erano stati comminati 7 anni di reclusione ed un anno di arresto), per avere investito ed ucciso, il 31 agosto 2015, Rosanna Lo Bianco, 54 anni, nata a Sant’Agata Militello.
Quella tragica mattina alle 7,30 Rosanna, madre di due ragazzi, trasferitasi al nord per motivi di lavoro, nata e cresciuta a Sant’Agata Militello, dove risiede l’intera famiglia d’origine, era uscita di casa per fare una corsa lungo la strada provinciale 555, che collega Vicarello alla frazione di Mortaiolo, nei pressi di località Le Murelle, in Toscana.
Il fatale destino volle che incrociasse sul suo cammino Carmignani, alla guida della sua auto, mentre si recava al lavoro, sotto effetto di stupefacenti, circostanza questa acclarata durante il processo poiché sottoposto a esami clinici e poi alla consulenza tossicologica effettuata dal perito del pubblico ministero.
A bordo della sua Opel, il ventottenne procedeva a 75 chilometri orari, in un tratto di strada, nel quale è consentita una velocità massima di 50 chilometri, il pirata. Giunto sulla statale «Le Murelle» ha investito la donna. La colpì prima alla gamba destra, tranciandone il ginocchio, e, caricando il corpo sul cofano dell'auto, la tirò avanti per 34 metri. Nonostante ciò, il giovane non arrestò la sua folle corsa e continuò a trascinare con sé per altri 100 metri la gamba della donna. Carmignani, allontanatosi dal luogo del sinistro, chiamò i carabinieri e simulandolo segnalò il furto della propria auto.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia