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La storia di Giuseppe, colpito dalla meningite: "Salvo grazie ai medici"

PATTI. È ritornato a casa a Graniti, Giuseppe D’Amore, il diciottenne colpito da meningite e, ricoverato dallo scorso due gennaio, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale «Barone Romeo» di Patti.

«Adesso sto bene- afferma il giovane- sono stato accolto dall’intera comunità del piccolo centro della Valle dell’Alcantara, ringrazio tutte le persone che sono state vicine a me ed alla mia famiglia ed in particolare i medici della guardia medica di Graniti, i sanitari del 118, i medici e l’intero staff del pronto soccorso del San Vincenzo di Taormina, il primario Mariella De Florio e lo staff dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione di Patti. Mi hanno salvato la vita - dichiara Giuseppe - le prime cure prestatemi da mio zio Claudio D’amore, volontario istruttore di primo soccorso dell’associazione “Angeli per la Vita” e da un altro zio, che con i medici e l’equipe del 118, mi hanno praticato il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, consentendomi di arrivare all’ospedale San Vincenzo.

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