Venti persone sono rimaste intossicate dopo aver consumato tonno rosso avariato comprato in una pescheria a Messina, due sono in condizioni più serie. In particolare un uomo di 56 che è stato colpito anche da infarto. A determinare l’intossicazione è stata l’istamina contenuta nel pesce alterato. La polizia ha posto i sigilli alla cella frigorifera della pescheria che contiene tutto il pesce oggetto del sequestro. Nel dettaglio un tonno rosso intero da 50 kg eviscerato; sei cassette con tranci di tonno rosso per un peso di 60 kg, ulteriori 73 kg di tranci di tonno rosso.
Sarebbe stato comprato nel mercato di Ballarò il tonno che ha provocato il malore della bimba di 12 anni ricoverata all'ospedale dei Bambini, a Palermo. I carabinieri del Nas hanno sequestrato 120 chili di tonno rosso in cattivo stato di conservazione in una pescheria del posto. E sarebbe proprio lì, secondo quanto hanno accertato i militari, dove i genitori della ragazzina avrebbero acquistato il pesce avariato. Dai controlli effettuati dai veterinari dell’Asp di Palermo, il pesce era in cattivo stato di conservazione ed è stato distrutto.
Quello della bambina è il nono caso di malori accaduti dopo aver mangiato uno dei pesci più amati in assoluto, ma purtroppo anche tra i più pericolosi. Un pranzo a base di tonno rosso che ha rischiato di trasformarsi in tragedia, qualche giorno fa, con madre e figlia ricoverate in ospedale per un’intossicazione alimentare, stessa sorte toccata ad altre sette persone che avevano consumato il pesce ad Isola delle Femmine.
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