Una madre di tre figli, uno dei quali gravemente malato, ha subito soprusi, schiaffi, calci, oggetti lanciati addosso, libri strappati, divieti, minacce e poi offese e mortificazioni. Lo donna stanca delle prevaricazioni e dei maltrattamenti fisici e psicologici ha denunciato alla polizia il marito a Messina.
La donna si era completamente dedicata alla famiglia e coltivava il sogno di completare i suoi studi conseguendo la laurea. Un progetto che il marito ostacolava con violenza, soprusi ed angherie. La donna è stata insultata per anni dall’uomo che è arrivato a colpevolizzarla dei problemi di salute del figlio accusandola addirittura di averlo concepito con altro uomo.
Il marito le controllava il telefono, monitorava i suoi spostamenti imponendosi anche nella scelta dell’abbigliamento e cercando di essere con lei in qualunque suo spostamento. La donna non poteva contare neanche sull’aiuto dei familiari. L’uomo l'ha costretta all’esilio, vivendo nella rassegnazione. E poi, finalmente, la decisione di denunciare, di darsi una seconda possibilità e l’intervento degli operatori di polizia che l’hanno ascoltata e rassicurata.
I poliziotti hanno informato prontamente l’autorità giudiziaria, che altrettanto ha disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere di Gazzi.
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