“27/09/14, la Valle del Mela non dimentica - #fuoridaipolmoni#fermiamoli”. È la scritta comparsa questa mattina sui muri della Valle del Mela. Uno striscione che ricorda l’incidente che si è verificato all’interno degli impianti della Raffineria di Milazzo quattro anni fa, in cui prese fuoco una delle cisterne bruciando per giorni centinaia di migliaia di litri di virgin nafta, materiale altamente tossico e pericoloso (a causa del rischio di esplosione) per l’intera comunità della Valle del Mela. Gli abitanti del territorio non hanno dimenticato e lottano in modo sempre più capillare ed organizzato e la scritta sui muri di oggi è la promessa che la Valle del Mela lotterà fino a quando sarà fatta giustizia.
Qualche mese fa la RAM ha riversato in mare decine di migliaia di litri di prodotto petrolifero e dieci giorni fa da una colonna di fumo nero si è alzata dalla torcia della RAM provocando problemi alla comunità della Valle del Mela.
Il comitato Noinceneritoredelmela, attraverso un comunicato, sottolinea ancora una volta "la comprensibile paura e la legittima rabbia della gente" che "sono state derise dagli inaccettabili tentativi dei sindaci di San Filippo e Milazzo e dei dirigenti dell’Arpa stessa di minimizzare l’accaduto, sostenendo l’assenza di un rischio di disastro ambientale. Ovviamente questi signori - prosegue la nota - non hanno detto che la procedura di sicurezza, benché abbia evitato pericoli immediati, ha determinato la combustione degli idrocarburi in torcia rilasciando in atmosfera sostanze che negli anni si trasformeranno, come già accade, in madri, padri, sorelle e amici seppelliti al cimitero".
Il prossimo 12 ottobre inizierà il primo grande processo alla Raffineria di Milazzo e tra i capi d’accusa c'è quello di disastro colposo, avendo devastato il territorio e le vite nella Valle del Mela.
"Noi - continua la nota del comitato - crediamo solo nell’impegno, dedizione e in tutte le azioni di lotta messe in campo dalle donne e dagli uomini della Valle del Mela che si organizzano nei movimenti, comitati ed associazioni. Pertanto, accanto a tutte le pratiche di lotta, tale processo, va seguito con tutta l’attenzione che il movimento e il popolo, informato e organizzato, sanno esercitare. Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare al presidio che si terrà di fronte al Tribunale di Barcellona il 12 ottobre prossimo".
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