I finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno arrestato nove persone, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Messina, Maria Militello. Si tratta di sette italiani e due albanesi: sono accusati di far parte di una banda che gestiva il traffico di stupefacenti tra l’Albania, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo, la Calabria e la stessa Messina. Sequestri e perquisizioni in tutta Italia.
L’operazione è stata avviata controllando i movimenti dei membri di una famiglia messinese radicata nel quartiere Contesse. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura, hanno permesso al Nucleo mobile del gruppo di Messina di individuare una serie di viaggi con lo scopo di acquistare i carichi di droga e di chiarire il modus operandi dei trafficanti.
La banda sarebbe stata capeggiata dai membri di una famiglia messinese: Antonino Mangano, 70 anni, con i figli Mario Alessandro, 35 e Francesco Mangano 30. Gli altri arrestati sono: Giovanni Ragusa, di 40 anni, Mino Berlingeri, di 43, Giuseppe Aguì, di 38, Carlo Cafarella, di 37, Vangjelaj Hekuran, di 36 e Kalaj Bektash, di 45.
Durante le indagini, sono stati sequestrati alcuni carichi di marijuana di circa 55 chili ciascuno, e sono stati arrestati i due corrieri, Ragusa e Berlingeri, sorpresi alla guida dei mezzi che trasportavano la droga. Il gruppo criminale, che aveva la propria base operativa a Messina, pianificava l’approvvigionamento di sostanze stupefacenti con i fornitori abruzzesi ed albanesi, grazie al contributo di corrieri, che trasportavano i carichi di droga in Sicilia. Gli stupefacenti, una volta giunta a Messina, venivano consegnati a pusher locali.
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