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La novantenne violentata da 2 minori a Messina: è sotto choc con fratture e lesioni

Il capo della squadra Volanti di Messina, Giovanni Puglionisi

“Quello che abbiamo visto è stato sconvolgente". Così il capo della squadra Volanti di Messina, Giovanni Puglionisi, racconta la terribile aggressione di cui è stata vittima una novantenne a Messina, rapinata e violentata da due minorenni.

"La povera anziana era a terra dolorante e sotto shock - racconta -, non riuscendo a muoversi. Aveva numerose contusioni e fratture ed è stata portata al Policlinico di Messina in gravi condizioni".

La novantenne è ancora in prognosi riservata, secondo il responso dei medici non sarebbe in pericolo di vita, ma è in stato di choc e presenta fratture e lesioni multiple.

"Come ci ha detto la vittima - prosegue Puglianisi - erano due conoscenti e lei li ha fatti entrare in casa senza problemi, anche perchè uno dei due è amico del nipote. Sono riusciti a rubare le chiavi dell'appartamento, che si trova in pieno centro a Messina, e sono tornati qualche ora dopo”. “Una volta varcata la soglia - aggiunge il capo delle Volanti - i due hanno cominciato a rovistare nei cassetti alla ricerca di denaro e di oggetti preziosi. Hanno picchiato e aggredito la donna perché non voleva rivelare loro dove era nascosto il denaro e i preziosi e, prima di fuggire con un bottino di un paio di occhiali e una bici, l'hanno violentata. Un gesto gratuito, inspiegabile e gravissimo. L'anziana è riuscita a rivelare il nome dei due aggressori e li abbiamo rintracciati sul viale principe Umberto mentre a Messina mentre camminavano tranquillamente".

Scene da arancia meccanica nella città dello Stretto. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i due minori si sono recati a casa della pensionata nella zona di via Tommaso Cannizzaro e sono riusciti ad entrare perché l’ignara vittima si è fidata di loro, avevo riconosciuto un amico del nipote, con uno stratagemma le hanno sottratto le chiavi di casa per poi farvi ritorno.

Grazie alle indicazioni della vittima, che è riuscita a rivelare i nomi dei due aggressori, i poliziotti hanno rintracciato i giovani dopo 20 minuti. Come se nulla fosse erano tranquillamente in giro per la città, e sono stati rintracciati dai poliziotti mentre camminavano in viale Umberto, confusi tra i passanti. È bastato poco per riconoscerli, uno aveva ancora un coltello a serramanico.

“Su uno dei due – afferma Puglionisi - erano visibili macchie di sangue sulle scarpe e sugli indumenti e l’altro portava con sé, pure parte della refurtiva trafugata dalla casa della signora”.

Il gip di Messina ha convalidato il fermo dei due minorenni che sono stati dapprima individuati e condotti in un centro di prima accoglienza presso il Tribunale per i minorenni di Messina e ora si trovano in carcere con l'accusa di rapina aggravata, tentato omicidio, violenza sessuale di gruppo e possesso di oggetti atti a offendere.

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