Il presunto "untore" messinese arrestato dai carabinieri lunedì scorso con l'accusa di aver trasmesso il virus dell'Aids e portato alla morte l'ex compagna, resta in carcere. Il 55enne L. D. D., 55 anni, accusato di omicidio e lesioni gravissime, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip. Si indaga, così come riporta Francesca Alascia in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, sul ruolo dei due medici che avrebbero sottovalutato i sintomi della donna. Dall'inchiesta è emerso che l'uomo sapeva di essere affetto da Hiv. La sua prima moglie è morta di Aids e il 55enne avrebbe contagiato almeno altre 4 donne.