Servirà l'esame del Dna per identificare alcune delle vittime della strage nella fabbrica di fuochi d'artificio di Barcellona.
Ad eseguire l'autopsia su cinque corpi recuperati sotto le macerie, il medico legale, Elvira Ventura Spagnolo che ha raccolto il materiale genetico utile alla comparazione del Dna che però non è stata ancora effettuata. Le prime due salme, quella di Venera Mazzeo, 71 anni moglie del titolare Vito Costa e dell'operaio tunisino dell'impresa Bagnato, Mohamed Taeher Mannai, 39 anni, invece potrebbero essere restituite ai familiari, per la celebrazione delle esequie.
L'articolo completo di Francesca Alascia nell'edizione del Giornale di Sicilia di oggi.
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