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Alan Kurdi a Messina con 60 migranti: sbarco in anticipo eludendo i controlli

Lo sbarco nella notte a Messina

Sbarco nella notte a Messina. E c'è già un nuovo caso legato all'immigrazione. Intorno all'una e in anticipo rispetto all'orario previsto la nave "Alan Kurdi", della ong tedesca Sea Eye, è riuscita ad attraccare nel porto di Messina con una sessantina di migranti a bordo.

Ma ciò che fa discutere è che l'imbarcazione è approdata eludendo tutti controlli del sistema di monitoraggio internazionale. Una volta arrivata in porto è comunque scattata la macchina dell'accoglienza interforze. Il molo era presidiato da polizia e carabinieri che con i mezzi di soccorso hanno avviato le operazioni preliminari di verifica. Nel corso della mattina verranno ultimate le operazioni di sbarco.

In un primo tempo la Alan Kurdi aveva chiesto Palermo come porto sicuro, ottenendo peraltro la disponibilità da parte del sindaco Leoluca Orlando.

Successivamente la Commissione Europea ha attivato la procedura per la ricollocazione dei 61 migranti presenti sulla imbarcazione della Ong Alan Kurdi e dei 60 a bordo della Ocean Viking: come ha reso noto il ministero dell'Interno, segnalando che "alcuni Paesi europei, tra cui Germania e Francia, hanno già manifestato la disponibilità ad accogliere quote di migranti, dando atto ancora una volta del rapporto di collaborazione europea in tema di immigrazione rafforzato dal pre-accordo di Malta".

Sono stati quindi indicati Messina come porto di sbarco per la Alan Kurdi e Pozzallo per la Ocean Viking dove sono sbarcati circa 60 migranti recuperati al largo della Libia: tra di loro anche un neonato di 3 mesi con il fratellino di 3 anni. La Ocean Viking due domeniche fa era sbarcata a Messina con 215 migranti a bordo.

"Porti aperti a tutte le Ong, roba da matti. Anzi, da complici", commenta il leader della Lega Matteo Salvini.

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