L’accusa chiede diciassette condanne per un totale di 76 anni di reclusione per l’operazione «Bratislava» su un giro di sostanze anabolizzanti a Messina e provincia scoperto nel 2016. Un’inchiesta che all’epoca ha coinvolto titolari di palestre, personal trainer, e body builder. Il pubblico ministero Giuseppe Costa ha chiesto ai giudici della Seconda sezione del tribunale di Messina, condanne che vanno da 3 anni e 6 mesi fino a un massimo di 7 anni e mezzo di reclusione. L’indagine è iniziata nell’aprile 2012 ed è andata avanti per circa un anno con sequestri di prodotti anabolizzanti eseguiti tra novembre e marzo del 2013. Si è scoperto che le sostanze dopanti arrivavano dalla Slovacchia. L’accusa è di aver prescritto, commercializzato e ricettatore farmaci e sostanze farmacologicamente o biologicamente attive attraverso canali diversi dalle farmacie, in assenza di controlli e prescrizioni mediche. L’indagine svelò che alcuni giovani si rivolgevano a due palestre di Messina e Villafranca Tirrena dove, oltre ai piani di allenamento, potevano contare anche sull'aiuto di alcune sostanze.