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Assicurazioni fantasma, così 2 sorelle hanno truffato centinaia di automobilisti

Un'organizzazione criminale dedita alle truffe e all'esercizio abusivo di intermediazioni finanziarie, in campo assicurativo e finanziario è stata sgominata dalla polizia Stradale e dai carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto. Tre le persone arrestate, in base all'ordinanza emessa dal gip del tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto.

Si tratta di Giuseppa Benvegna, 43enne, Rosalia Benvegna di 45 anni e Nino Currò di 51 anni. Sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed esercizio abusivo di intermediazioni finanziarie, in campo assicurativo e finanziario e per avere emesso false polizze assicurative R.C.A.

L’operazione denominata “Ghost insurance” ha messo in luce un’organizzazione criminale ben radicata sul territorio che, apparentemente, operava nella massima legalità e trasparenza. Nello scorso mese di marzo era già stata sequestrata un’agenzia assicurativa, cui ancora oggi sono apposti i sigilli ma, nonostante la chiusura degli uffici, i tre proseguivano nell’attività, continuando a sottrarre denaro a proprietari di autovetture i quali erano inconsapevoli del rischio che correvano e dei pericoli che avrebbero potuto procurare ad altri utenti della strada.

In alcuni casi, i proprietari dei veicoli sono stati anche destinatari di sanzioni per violazioni al codice della strada, poiché “scoperti” di polizza assicurativa con il relativo sequestro del veicolo.

Dalle indegini è emerso che l'attività veniva condotta principalmente presso un’agenzia assicurativa abusiva, poiché priva di requisiti ed autorizzazioni, “gestita” dalle due sorelle Benvegna per le quali, formalmente, figurava Nino Currò, titolare di agenzia assicurativa, con regolare iscrizione all’Albo degli Agenti assicurativi. I tre, grazie a sofisticati sistemi informatici, redigevano e stampavano polizze assicurative false del tutto identiche a quelle originali rilasciate da diverse compagnie assicuratrici, che venivano vendute a prezzi concorrenziali ad ignari acquirenti, i quali erano erroneamente convinti di essere in regola.

È emerso un quadro preoccupante, sia per il capillare radicamento dell’associazione sul territorio, viste le centinaia di soggetti truffati, sia per il volume di “affari” realizzato. Nel corso dell’operazione sono state effettuate perquisizioni nelle abitazioni e negli Uffici, acquisendo ulteriori documenti ed apparecchiature informatiche, da cui potranno evincersi ulteriori dati e notizie, utili agli investigatori.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.

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