L’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe Mancuso, ha respinto ogni accusa, nel corso dell’interrogatorio di garanzia ed affermato di avere aiutato la famiglia con piccole elargizioni di denaro. Ha spiegato al giudice, dal carcere di Barcellona, nel quale è stato ristretto, che frequentava la famiglia da qualche tempo, da quando era rientrato, dopo aver vissuto al Nord.
E’ stato licenziato e posto in cassa integrazione, è divorziato e ha figli. Si è detto sorpreso dalla denuncia presentata dai genitori della piccola di 6 anni, che ha dato l’input a delicate indagini della procura. Sembra che in passato il 63 enne abbia avuto problemi di natura psichiatrica per i quali è stato costretto a ricorrere alle cure mediche. A finire in manette un uomo ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale perpetrato ai danni di una minore.
I carabinieri hanno infatti dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti del sessantatreenne del luogo. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip del Tribunale di Patti, su richiesta della procura coordinata dal procuratore capo Angelo Vittorio Cavallo, su richiesta del pm Alice Parialò.
L’esecuzione della misura cautelare scaturisce dall’esito delle risultanze investigative, svolte a seguito della denuncia-querela presentata dalla famiglia della vittima. Le indagini , condotte dai carabinieri di Falcone e, dirette dal sostituto procuratore pattese, Alice Parialò, hanno documentato come il presunto “orco”, in più occasioni, avesse costretto la minore, a compiere e subire atti sessuali, approfittando, inoltre, del rapporto di amicizia intercorrente tra il proprio nucleo familiare e quello della vittima.
La vicenda ha destato scalpore nell’intera provincia, non soltanto perché la vittima fosse un’ingenua minore, ma perché il presunto molestatore e violentatore, fosse proprio un amico di famiglia della bambina, una persona che sfruttando il legame con i genitori della minore, avrebbe avuto libero accesso alla casa e, senza destare alcun sospetto, avrebbe abusato sessualmente della minorenne, costringendola a subire attenzioni morbose e vere e proprie violenze fisiche.
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