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Movida, guardie civiche contro gli assembramenti: i locali di Messina dicono sì

«E' una proposta che accogliamo positivamente, perchè le responsabilità degli esercenti e le loro prerogative non possono andare al di là di quelle che sono le superfici destinate alla somministrazione, sia all’interno dei locali sia quelle che sono oggetto di concessione del suolo pubblico». Benny Bonaffini, vice presidente nazionale Fiept Confesercenti, componente della giunta della Confesercenti provinciale di Messina, accoglie positivamente la proposta di guardie civiche per far rispettare i limiti della Fase 2.

«Gli assembramenti che avvengono ai limiti delle nostre attività - aggiunge - non possono non essere controllate in termini preventivi da parte di autorità, la scelta del governo concordata con l’Anci e quindi con i Comuni di individuare delle figure che non sono di polizia, come le cosiddette le guardie civiche, può essere il giusto equilibrio».

Bonaffini non crede che questi volontari possano in qualche modo essere mal sopportati dai cittadini: «Se la scelta è quella di individuare persone che vengono da determinate categorie e considerato che saranno volontari - prosegue - penso che saranno percepiti come i nostri nonni che collaborano con la polizia municipale all’uscita e all’entrata dei bambini dalle scuole. Non penso che sarà percepita in modo ostile dai più giovani, probabilmente faranno da cerniera in termini di dissuasione preventiva tra gli esercenti, i cittadini, ed i ragazzi stessi che penso sia l’obiettivo del Governo cioè trovare una soluzione mediana». «L'iniziativa - prosegue - se gestita bene sarà molto utile, anzi penso che sposterà la convivenza civile del nostro Paese in avanti anche i termini di progresso sociale».

Una soluzione salutata positivamente anche da Riccardo Pagano, titolare di un cocktail bar nel centro storico di Messina, cuore della movida cittadina: «Se mettono delle persone che fanno questo per me va bene, l’importante che non ci sia accanimento, che sia tutto fatto in maniera tranquilla. Secondo me i cittadini sono preparati, devono solo abituarsi a convivere con questa triste situazione. Ho visto immagini della movida in altre città e penso che abbiano esagerato a tal punto che un sindaco ha chiuso i locali alle 8 di sera, se accadesse a noi non sarebbe una cosa positiva, quindi meglio stare attenti, magari lavorare meno ma lavorare anzichè chiudere. Diciamo sempre di evitare assembramenti, ma se ci sono persone specifiche che lo fanno senza accanimento o la minaccia di multe secondo me è meglio».

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