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Gioele non si trova, si cerca vicino all'autostrada. Oggi l'autopsia sul corpo di Viviana: tutte le ipotesi

Viviana Parisi, 43 anni, e il figlio di 4 anni

Un giallo dalle mille ipotesi, reso complicato da numerose domande senza risposte a cui cercherà di darne l’autopsia di oggi che sarà eseguita nell’obitorio dell’ospedale Papardo di Messina, il caso della morte di Viviana Parisi e la scomparsa del figlio Gioele, 4 anni. E’ una storia da "Sliding doors", porte che si aprono e chiudono di un percorso investigativo al momento senza apparente approdo finale.

Si guarda ovunque nei cespugli, anche in rovi per capire se il bambino possa essersi infilato all’interno e nei pozzi. Al lavoro ci sono una sessantina di persone che non si sono mai fermate. Alle ricerche di oggi, coordinate da esperti in topografia applicata al soccorso, stanno partecipando squadre a terra formate da unità Saf (Speleo Alpino Fluviale) e cinofili, mentre droni stanno effettuando rilievi dall’alto della zona della scomparsa. Si è controllato anche in due canaloni nei pressi dello svincolo autostradale di Sant'Agata Militello ma finora le ricerche non hanno dato risultati

La morte di Viviana, Dj con voglia di vivere, e la scomparsa di suo figlio Gioele, restano un mistero. Erano
scomparsi otto giorni fa sull'autostrada Palermo-Messina: lei è stata trovata tre giorni fa morta a un chilometro e mezzo da dove aveva abbandonato la sua auto dopo avere lievemente tamponato un autocarro, fermandosi sulla corsia di emergenza.

Gli autotrasportatori, gente esperta del settore, hanno prima provveduto a fermare il traffico per evitare che altri automezzi fossero coinvolti nell’incidente e poi si sono voltati verso la vettura: ed è in quel momento che hanno visto una donna andare via di spalle dopo avere scavalcato il guard rail.

Nessuno di loro, dopo essere stato sentito, ha potuto confermare la presenza del bambino: «non ci abbiamo fatto caso, non lo ricordiamo....», avrebbero ribadito. E’ la prima porta che si apre su diversi scenari: Gioele era con la mamma o no? Se non c'era dove era? Altra porta: affidato a qualcuno o che altro? Ma perché e a chi avrebbe consegnato il piccolo e perché questa persona non si sarebbe presentata alle forze dell’ordine per evitare anche una denuncia per sottrazione o sequestro di minorenne? E se non era con la madre dove è stato lasciato?

Forse a Sant'Agata di Militello dove Viviana è uscita dall’autostrada per una ventina di minuti per farvi dopo rientro? All’ipotesi del suicidio della donna non credono i suoi familiari. Meno che mai il marito e la cognata. Neppure che possa, anche involontariamente, fatto del male al piccolo: «lo amava, era la sua vita», ripetono i vicini di casa e i conoscenti. Ma allora cosa è successo sull'autostrada Palermo-Messina otto giorni fa?

Si aprono altre porte: Viviana, scossa per motivi personali o per uno choc momentaneo, ha avuto l'incidente vicino Caronia ed è scesa in fretta dall’auto. Ha imboccato un sentiero scosceso e pericoloso. Aveva con sé il figlio, come avrebbero raccontato a persone del posto dei testi rimasti però senza volto, ma nel correre è caduta e ha sbattuto violentemente la testa per terra, perdendo i sensi in una zona che è frequentata da maiali selvatici e cinghiali. Uno scenario terribile, che coinvolgerebbe anche il piccolo che si sarebbe perduto.

Resta un dato certo: di Gioele a otto giorni dalla scomparsa e da due dal ritrovamento del corpo della madre non c'è ancora alcuna traccia. Eppure la zona è stata "battuta" palmo a palmo, per un’aria di oltre 500 ettari da protezione civile regionale, vigili del fuoco, anche con squadre Saf e droni, polizia, carabinieri e guardia di finanza. A Messina in Prefettura è stato fatto il punto sulle attività di ricerca cercando di capire dove ampliarle o spostarle. Anche in questo caso saranno importanti le risposte che arriveranno dall’autopsia.  L’obiettivo è la ricerca della verità, ma la priorità per tutti, per il momento, resta una sola: trovare Gioele, e il tempo non è un amico.

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