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Tentativo di suicidio di Viviana Parisi? La cognata: "A giugno ingerì 5-6 pillole". I legali: "Non voleva uccidersi"

Arrivano le prime conferme sul tentato suicidio di Viviana Parisi a giugno. Lo racconta la cognata Mariella Mondello, sorella di Daniele. "I primi giorni dello scorso mese di giugno Viviana ha chiamato Daniele dicendo che si sentiva male perché aveva appena ingerito 5-6 pillole. Suo marito l'ha subito accompagnata al Policlinico di Messina dove le è stata fatta una flebo. La volevano ricoverare ma poi lei ha firmato per essere dimessa. Non sappiamo se è stato un tentativo di suicidio".

Il dubbio però che Viviana abbiamo tentato un gesto estremo è concreto e che dunque possa averlo ripetuto a Caronia. Un'eventualità a cui però il marito della dj Daniele non crede. "Viviana non si è uccisa e non ha ucciso Gioele", è la certezza dell'uomo, sostenuta anche dai legali della famiglia Mondello, gli avvocati Pietro Venuti e Claudio Mondello, in un nota congiunta: "Non c'è stato alcun tentativo di suicidio" da parte di Viviana Parisi il 28 giugno scorso, quando è stata portata al Policlinico di Messina, ma soltanto "il dubbio" della donna di "avere assunto un quantitativo leggermente maggiore del farmaco prescrittole". I due penalisti rendono nota anche parte del contenuto del 'verbale di pronto soccorso' di quel giorno in cui la donna è stata accolta in 'codice giallo' e descritta come 'paziente in atto eupnoica (frequenza respiratoria normale, ndr), in atto vigile, orientata, collaborante, cute e mucose rosee". "Circa due ore l'accesso - ricostruiscono gli avvocati - Viviana era a casa. Il giorno seguente: a mare con la propria famiglia. Cosa era accaduto? Nel dubbio, Viviana non ne era certa, che avesse assunto un quantitativo leggermente maggiore del farmaco prescrittole ha parlato di questa circostanza ai familiari, i quali - come sempre solerti, attenti, amorevoli e premurosi - nel dubbio, preferivano accedere a un pubblico nosocomio per i dovuti accertamenti. Quindi - conclude la nota - nessun tentativo di suicidio".

La storia di Viviana e Gioele, intanto, sta lasciando il segno a Venetico. "Erano una bella coppia lì vedevo spesso passare accanto al mio showroom. Negli ultimi giorni ho visto che Viviana Parisi era con lo sguardo spento e non sorrideva. Lei era molto attaccata al figlio, forse troppo. Prima dell'emergenza Covid-19 lo aveva ritirato dall'asilo", ha detto Tiziano Pitale residente e commerciante di Venetico che conosceva la dj e il marito Daniele Mondello.
Due giorni fa c'era anche lui nelle campagne di Caronia a cercare Gioele. "Ho partecipato con mia moglie - ha affermato - perché mi sono immedesimato nel dolore del padre. Non voglio giudicare le ricerche, ma il posto dove è stato trovato il bambino dicevano che era stato bonificato. Anche io, come l'ex carabiniere, avevo portato come me una piccola falce e un coltello, perché la boscaglia era molto fitta. Ho riunito un gruppetto e ci siamo organizzati per le ricerche. Poi - ha concluso - ho chiesto di recitare una preghiera sperando che Viviana indirizzasse noi e gli altri volontari per poter trovare Gioele".

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