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Caronia, slitta l'esame dei resti di Gioele. Il dramma di Daniele Mondello in un post su Facebook

Daniele Mondello e Viviana Parisi

Slittano per motivi organizzativi i rilievi sui frammenti ossei del piccolo Gioele all’Istituto di Medicina Legale di Messina, inizialmente previsti per oggi.

Mercoledì verrà analizzata la mascella rinvenuta lo scorso 3 settembre nei boschi di Caronia dalla polizia scientifica e dai vigili del fuoco. Giovedì prossimo, invece, sono in programma gli esami sul cranio.

Il medico Elvira Ventura Spagnolo spiega: "Sono in corso gli accertamenti entomologici, istologici, tossicologici su Viviana Parisi nei laboratori. Quindi ritorneremo a gestire il caso non appena in possesso degli esiti, i quali saranno correlati alle risultanze strumentali e ai dati circostanziali”. Gli avvocati Claudio Mondello e Pietro Venuti, invece, potrebbero chiedere “alla Procura di fornire i dati dei testimoni del Nord, che videro madre e figlio vivi per l’ultima volta, per raccogliere la loro testimonianza”.
Si continua ad escludere la tesi dello dell’omicidio/suicidio anche perché la donna aveva preparato persino il pranzo.

Resta sempre accreditata l’ipotesi, confermata anche dagli zii di Gioele, che Viviana Parisi prima dell’incidente stradale sull’autostrada volesse raggiungere Motta d’Affermo per visitare la piramide della luce, installazione creata dal mecenate Antonio Presti.

Oggi, intanto, un nuovo post è comparso sulla bacheca Facebook di Daniele Mondello. L'uomo, distrutto, ricorda così la moglie e il figlio morti a Caronia: "È passato più di un mese ormai. Non riesco a capacitarmi di tutto quello che è successo, di tutto quello che sta ancora accadendo. È davvero difficile dopo tanti anni fare i conti con un cambiamento che ti è arrivato così da un momento all’altro, come una doccia fredda. La cosa che più di ogni altra mi manca è il tuo amore, quello che mi hai sempre dato da quando la nostra storia è iniziata. Non è mai cambiato nulla dal primo momento, tu sempre lì piena di amore e protezione nei miei confronti... la cosa che più mi devasta è che da un giorno di gioia sono passato all’incubo più assurdo che potesse capitarmi. La notte è davvero difficile dormire senza averti accanto. È difficile risvegliarsi ogni mattina constatando da più di un mese che tu e il nostro piccolo non ci siete più. Amore mio non posso fare molto per cambiare le cose ma finché avrò fiato e il mio cuore continuerà a battere farò di tutto per te e per il nostro piccolo per sapere cosa è successo. Mi mancate immensamente".

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