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L'omicidio di Alessandra Musarra nel Messinese, il fidanzato era in cura da uno psichiatra

Nuova udienza del processo per l’omicidio di Alessandra Musarra la notte del 7 marzo scorso, nella sua casa di Santa Lucia Sopra Contesse. La 29 enne è stata trovata morta nel suo appartamento dal padre.

Pochi mesi prima della tragedia, il fidanzato Christian Ioppolo ha assunto farmaci indicati per problemi di natura psichiatrica. La terapia sarebbe iniziata a metà gennaio e proseguita nelle successive settimane. Lo hanno reso noto i familiari dell’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Billè,  al centro dell’udienza. Ioppolo, collegato in videoconferenza, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il giudice Massimiliano Micali ha aggiornato il processo al prossimo 18 novembre. Verrà ascoltato il medico che ha prescritto la cura al ragazzo e sulla base della testimonianza potrebbe essere disposta una perizia psichiatrica. Da chiarire ancora le cause della morte di Alessandra, due le ipotesi messe emerse a seguito dell’autopsia: la morte per strozzamento o a causa di un forte trauma che ha comportato la rottura dell'osso ioide. A riguardo sarà fondamentale la perizia di un medico legale che sarà nominato dal giudice, che ha acquisito le registrazioni dei due interrogatori ai quali era stato sottoposto il ragazzo durante il fermo e in concomitanza con la conclusione delle indagini.

A verbale anche il contenuto del diario di Alessandra che conterrebbe dettagli sulla relazione tra i due. Ad assistere i familiari della vittima e le associazioni che si sono costituite, gli avvocati Oleg Traclò, Cettina La Torre, Maria Gianquinto, Antonio Centorrino e Rosaria Chillè.

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