Lo Stromboli resta sorvegliato speciale dopo le ultime intemperanze. Negli ultimi giorni, infatti, conferma L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia il vulcano dell’arcipelago messinese, chiamato affettuosamente "Iddu" si è mostrato "piuttosto irrequieto", generando due eventi eruttivi classificabili come esplosioni maggiori.
Il primo evento è avvenuto alle ore 21.04 del 10 novembre e ha interessato l’area centro-meridionale della terrazza craterica.
Ha avuto la durata di circa sei minuti e ha prodotto una colonna eruttiva verticale. I materiali si sono dispersi principalmente lungo la Sciara del fuoco provocando un rotolamento diffuso dei prodotti piroclastici. Il fenomeno si è sviluppato generando almeno altre tre esplosioni di minore intensità rispetto a quella maggiore e si è esaurito alle 21.10 dello stesso giorno. Dal punto di vista sismico il fenomeno, ben visibile su tutte le stazioni sismiche di Stromboli, è stato caratterizzato da una sequenza di eventi a bassa frequenza iniziata alle 21.03 del 10 novembre, con un’ampiezza del tremore vulcanico senza variazioni significative. Alle 23.11 tutti i parametri monitorati sono tornati alla normale attività. L’attenzione resta come sempre alta.
I rilievi della stazione sismica dell’Osservatorio etneo, delle due esplosioni maggiori del 10 e 16 novembre, "indicano - rileva l’Ingv - una coda più fitta e lunga nel sismogramma di quest’ultima, che è l’effetto del franamento di materiale coinvolto nel flusso piroclastico sulla Sciara del fuoco". Dopo qualche giorno, ieri, alle 10.17, è stata osservata una nuova esplosione maggiore generata sempre dalla terrazza craterica. I prodotti emessi sono ricaduti abbondantemente lungo la Sciara del fuoco, mentre per alcuni minuti sono caduti ceneri e lapilli sul centro abitato di Stromboli, in località Scari. Iddu sorprende sempre e la guardia non si abbassa.
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