Due immobili appartenenti a Paolo Aloisio, già condannato nel processo "Totem", in quanto affiliato del clan Giostra, capeggiato da Luigi Tibia, sono stati sequestrati dalla Dia a Messina.
Dalle indagini è emerso il ruolo dell’uomo quale persona di fiducia del boss, tanto da essere incaricato di custodire le armi da fuoco. Tra i fatti contestati, il suo coinvolgimento in una estorsione a un imprenditore minacciato affinchè non partecipasse alle procedure per l’affidamento di una struttura turistico-balneare, in località Mortelle, su cui il clan aveva indirizzato i propri interessi.
Il 16 aprile 2020 il Tribunale di Messina aveva condannato Aloisio a 19 anni di reclusione.
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