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Lipari, nuovi appelli per salvare le cave di pomice

Si estende la mobilitazione di associazioni e istituzioni per salvare le cave di pomice di Lipari, dopo l'appello lanciato ieri del presidente emerito della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco Gianni Puglisi. L'obiettivo è di farne un museo e un parco archeologico dedicati all'industria mineraria eoliana.

A sostegno della campagna intervengono oggi tre importanti associazioni: Museimpresa (oltre cento iscritti, tra grandi, medie e piccole aziende industriali e finanziarie), Federculture (l'associazione delle società culturali in prevalenza pubbliche) e Touring Club Italiano. I tre presidenti - Antonio Calabrò, Andrea Cancellato e Franco Iseppi - sollecitano un impegno del Ministero della cultura e della Regione siciliana. All'appello aderisce anche il presidente di Sicindustria Gregory Bongiorno.

L'obiettivo più urgente è quello di evitare lo smantellamento dei fabbricati e dei macchinari, dopo l'affidamento delle cave ai curatori fallimentari dell'ex società proprietaria. E varare un piano di rilancio dell'area, come memoria dell'industria e del lavoro e come esemplare attrazione turistico-culturale.

Anche l'assessore ai beni culturali della Regione siciliana, Alberto Samonà, ha espresso un primo parere favorevole all'ipotesi del museo e parco minerario.

Le Eolie sono state dichiarate "patrimonio dell'umanità" dall'Unesco nel 2000. La valorizzazione di un bene culturale prezioso come le cave di pomice rafforzerebbe, a giudizio dei promotori della campagna, questo patrimonio.

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