Condannato all’ergastolo Cristian Ioppolo per l’omicidio di Alessandra Immacolata Musarra, la ventinovenne trovata morta nella sua abitazione alla vigilia dell’8 marzo del 2019. La sentenza è della Corte d’assise di Messina, presieduta dal giudice Massimiliano Micali, nel processo di primo grado a carico del giovane che era il fidanzato di Alessandra. Accolta, dunque, la richiesta del pubblico ministero Marco Accolla. L’imputato dovrà pagare anche una provvisionale ai familiari.
Era stato il padre di Alessandra a trovarla senza vita nell’abitazione di contrada Campolino, a Santa Lucia sopra Contesse, zona popolare di Messina. Più volte i familiari avevano bussato alla porta di casa senza ricevere alcuna risposta, poi il padre era entrato attraverso una finestra trovando la figlia sul pavimento con una macchia scura intorno al collo. Poche ore dopo la Squadra mobile aveva sottoposto a fermo Cristian Ioppolo.
Nel corso del processo, una perizia medico legale disposta dalla Corte d’Assise era giunta alla conclusione che si trattava di una morte «da strozzamento», «con segni anche di soffocazione». La difesa di Ioppolo da sempre ha posto l’accento sul fatto che sono rimasti dei punti non chiariti nella ricostruzione degli inquirenti. Otto le parti civili che hanno preso parte al processo: oltre ai familiari anche centri e associazioni antiviolenza.
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