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Investì un pedone che poi morì a Sant'Agata di Militello, condannato per omicidio stradale

Il Gup del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò ha disposto la condanna a due anni di reclusione (pena sospesa) nei confronti di Samuele Narsete 21anni, col rito abbreviato, difeso dall’avvocato Santino Trovato, ed escludendo l’aggravante del superamento dei limiti di velocità.

Il magistrato ha inoltre disposto la sospensione della patente per due anni per il giovane ed il pagamento del risarcimento dei danni per ciascuna parte civile costituita, da liquidarsi in sede civile, oltre alla corresponsione di una somma pari ad euro 30 mila, per ciascuna di esse, oltre al pagamento delle spese processuali. Risultavano costituite parti civili i familiari della vittima.

I fatti contestati risalgono, alla mattina del 16 luglio 2019. Come riportato nella richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal titolare delle indagini, il sostituto procuratore di Patti Alessandro Lia, “alla guida di una Fiat Stilo SW con violazione delle norme stabilite dal Codice della Strada (art. 141 e 142), procedendo ad una velocità di 80 km/h, rispetto ai 50 consentiti, percorrendo la via Pio La Torre, sul lungomare di Sant’Agata Militello, all’altezza del ristorante Asteria, non avvedendosi sulla carreggiata del pedone Mondello Giuseppe, il quale – conducendo a mano la bicicletta – stava attraversando la strada utilizzando le strisce pedonali, conseguentemente veniva investito, travolto e catapultato a terra, cagionava la morte dello stesso quale conseguenza inevitabile del politrauma subito”.

Giuseppe Mondello, che era nato il 29 giugno 1975, era celibe e, pochi minuti prima dell’impatto fatale, aveva trovato una occupazione temporanea presso un cantiere di lavoro. La vittima morì sul colpo a causa delle gravi ferite riportate. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.

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