Il cratere di Vulcano, nelle Eolie sale di allerta passando a livello «giallo» e nell’isola delle Eolie c’è mobilitazione. A 133 anni dall'ultima eruzione, l'attività in corso e i fumi e vapori intensi che escono dalla parte sommitale destano preoccupazione.
Sono arrivati vulcanologi dell’Ingv, della Protezione civile, il sindaco Marco Giorgianni e tecnici della Città Metropolitana di Messina. Il Dipartimento della Protezione civile nazionale ieri ha reso noto di avere valutato che «le variazioni significative di diversi parametri del monitoraggio vulcanico, rilevate nelle ultime settimane dalI'Ingv e dall'Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente Cnr-Irea, rendono necessarie alcune misure e iniziative aggiuntive per la gestione del rischio sull'isola». L’obiettivo è rendere Vulcano sicura, oltre che per i 500 isolani, anche per i tanti turisti, anche stranieri, che ancora sono presenti.
Tra i primi interventi vi sarà una ordinanza sindacale per vietare la scalata sulla cima del cratere che si raggiunge ad una altezza di circa 500 metri, dopo un percorso a piedi di una quarantina di minuti. Iniziati i lavori per rendere operativo lo scalo alternativo di Ponente che è letteralmente fuori uso. La giunta Giorgianni ha incaricato la ditta di Isgrò per sistemare il molo. Stanziati 20 mila euro che saranno anche utilizzati per il porticciolo di Alicudi.
Programmata manutenzione straordinaria nelle strade provinciali sia nell’area portuale che al Piano e a Gelso dove vi è anche un altro scalo alternativo. Il Comune ha fatto sistemare le luci e previsti interventi per respingenti e pavimentazione. In più si sta cercando di accelerare l’iter per realizzare i lavori nel porto degli aliscafi di Levante che è ancora out dopo che una nave della Siremar a causa del vento lo danneggiò. Prevista una spesa di 2 milioni di euro.
Verifiche anche nelle piste eliportuali sia al Piano che a Vulcanello, anche se risultano perfettamente funzionati. Per la giunta Giorgianni uno degli obiettivi primari è far insediare il Coa (Centro Operativo Avanzato) a Vulcano da parte della Protezione civile, in modo da gestire l’eventuale emergenza direttamente dall’isola eoliana «con le dovute attenzioni e comunicazioni».
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