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Caronte Messina, Franza e Repaci assolti dall'accusa di false fatture

«Questa sentenza rende onore alla verità prima di tutto il resto», dice l’amministratore delegato del gruppo

Un traghetto Caronte & Tourist al porto di Messina

La Corte di Appello di Reggio Calabria ha assolto perché il fatto non sussiste gli amministratori dell’epoca della Caronte & Tourist spa di Messina, Vincenzo Franza e Antonino Repaci, imputati del reato di «utilizzo di fatture per operazioni inesistenti». Repaci, nel frattempo, è andato in pensione. Franza invece è tuttora l'amministratore delegato del gruppo.

L’accusa, contestata nel 2017, era quella di aver contabilizzato delle fatture per attività di consulenza e assistenza legale, emesse da Francantonio Genovese, già parlamentare e sindaco di Messina, nei confronti della Società. Il processo si era concluso sia in primo grado che in appello con la condanna negli imputati. Gli avvocati Giorgio Perroni e Alberto Gullino avevano però invocato e ottenuto l’annullamento da parte della Corte di Cassazione che convenendo sull'esistenza di vizi di legittimità della pronuncia della Corte d’Appello di Messina aveva disposto che venisse celebrato il giudizio dinanzi alla Corte d’appello di Reggio Calabria. Quest’ultima ha infine emesso sentenza di assoluzione.

«Dopo lunghissimi mesi di trepidante ma sempre fiduciosa attesa - ha commentato l’ingegnere Vincenzo Franza - accogliamo oggi con grande soddisfazione questa sentenza che rende onore alla verità prima di tutto il resto. Sono stati e sono anni pesanti, ma oggi non possiamo che ribadire e riconfermare la nostra fiducia nella Magistratura che è anche fiducia nel Diritto».

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