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Rocca di Capri Leone, l'azienda occupava l'alveo di un torrente: scatta il sequestro

Sigilli a un'area di oltre 7 mila metri quadrati. L'impresa edile aveva impiantato su terreno demaniale fluviale un deposito e vari macchinari. Denunciato il proprietario

I carabinieri della compagnia di Sant'Agata di Militello, a conclusione di specifiche attività delegate dalla Procura di Patti, hanno sequestrato un’area ricadente sul pubblico demanio fluviale, occupata abusivamente da un’azienda di materiale edile che opera nel territorio del comune di Capri Leone.

Hanno inoltre denunciato il proprietario della ditta, accusato di occupazione abusiva aggravata poiché commessa su area demaniale. Una parte dell’azienda ricade nell’alveo del torrente Zappulla.

L'intervento è stato effettuato in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò, su richiesta del sostituto procuratore di Patti Alice Parialò. Con i carabinieri di Sant'Agata ha collaborato il personale dell’Agenzia del Demanio di Palermo. Il sequestro è avvenuto nella frazione Rocca del comune di Capri Leone. L'area cui sono stati apposti i sigilli è ampia oltre 7.000 metri quadrati e appartenente al demanio fluviale regionale. I carabinieri hanno documentato come la ditta indagata, senza essere in possesso di alcun titolo autorizzativo, avesse occupato il terreno demaniale utilizzandolo, in parte, quale area di produzione, sulla quale erano state installati permanentemente i relativi macchinari e, in parte, quale sito di stoccaggio dei manufatti finiti, depositati in maniera incontrollata e non autorizzata. All’interno della stessa area erano stati realizzati, inoltre, alcuni fabbricati in cemento armato.

L’intera area, dopo le formalità di rito, è stata affidata in custodia giudiziale ad un funzionario designato dal Dipartimento del Demanio Regionale di Palermo.

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