La richiesta alla Regione dell’istituzione della zona arancione per Messina e la chiusura delle scuole con la previsione di lezioni in didattica a distanza per due settimane. Sono le decisioni del sindaco Cateno De Luca a seguito di una riunione che si è tenuta in prefettura. Visto l’evolversi della situazione epidemiologica di Messina, il timore è che la ripresa della scuola in presenza possa costituire una causa di aumento del contagio tra gli studenti.
Scuole chiuse da lunedì 10 fino al 23 gennaio
Per questo il sindaco ha emesso un’ordinanza che prevede la chiusura delle scuole per due settimane a partire da lunedì 10 gennaio fino al 23 gennaio. Le lezioni si seguiranno con la didattica a distanza. Nell’ordinanza si dispone la chiusura degli istituti compresivi e scolastici pubblici, privati e paritari di ogni ordine e grado «compresi gli asili nido, micronido, sezioni primavera e gli asili in casa». Insomma, tutti gli studenti resteranno a casa a seguire le lezioni con la didattica a distanza «gli istituti scolastici- dispone l’ordinanza- sono tenuti a garantire lo svolgimento delle attività scolastiche mediante la Did e/o la Dad salva sempre la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali».
De Luca: "Siamo ad alto rischio"
A spiegare i motivi dell’ordinanza lo stesso sindaco De Luca nel corso di una diretta social. L’Asp, dal canto suo, ha chiesto che si consideri Messina e la provincia ad alto rischio «dopo la riunione di stamani in Prefettura e dopo un’altra telefonica con l’assessore Regionale alla Salute Ruggero Razza- comunica l’Azienda - si è preso atto dell’aumento vertiginoso dei contagi e si è deciso di chiedere di considerare Messina ed altri comuni della provincia territori ad alto rischio. La Regione dovrà poi accogliere la richiesta dell’Asp. Se verrà accolta dalla Regione la richiesta i sindaci dei territori interessati potranno in seguito decidere di chiudere le scuole e di prevedere la modalità Dad. Inoltre si è deciso di potenziare i posti letto negli ospedali di Messina e provincia fino a 100».
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