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Ast, trucchi su gare e bilanci: chi è Felice Genovese, revisore contabile presidente di pallanuoto

Il commercialista Felice Genovese, tra gli indagati dell'inchiesta sull'Ast

Interdizione di pubblico ufficio per 12 mesi. Questa è la misura disposta nei confronti di Felice Genovese, messinese di 53 anni, revisore contabile del bilancio Ast. Il suo nome è nella lista degli indagati nell'inchiesta per corruzione e truffa della guardia di finanza sull'Azienda trasporti siciliana che ha portato all'arresto ai domiciliari del direttore generale Andrea Fiduccia, 71 anni.

Genovese è al centro dell'indagine in particolare per il bando di gara sull’affidamento del servizio di revisore contabile del bilancio Ast e del bilancio consolidato di gruppo per gli anni 2019, 2020, 2021.

Commercialista messinese, ex revisore dei conti dell’Azienda speciale Atm, è noto anche per essere presidente della società di pallanuoto Waterpolo e gestore della Piscina Cappuccini. Proprio per il suo ruolo nella società sportiva, due anni e mezzo fa è stato al centro di una querelle col sindaco di Messina Cateno De Luca per la chiusura della vasca coperta dopo il crollo della tettoia.

Ora Genovese è tra gli indagati dell'inchiesta sull'Ast. I riflettori sono puntati sull'incarico che gli fu affidato dopo lo stop alla selezione: le offerte di altre due aziende sarebbero state considerate migliori della sua, dunque, gli indagati avrebbero annullato il bando per evitare che la gara fosse aggiudicata all'impresa più accreditata, che avrebbe impiegato “sei consulenti con esperienza in altre dieci aziende”, offrendo “mille e duecento ore” contro le 840 di Genovese, e che avrebbe passato al setaccio la contabilità e i bilanci dell'Ast.

L'affidamento del servizio ad un'azienda qualificata, infatti, secondo il gip “sarebbe stato un boomerang per i dirigenti dell’Ast, che sino a quel momento avevano potuto usufruire dei servizi di un ‘amico’ , e che in modo piuttosto superficiale (secondo il pensiero di Fiduccia, ndr) avevano bandito una gara pubblica ipotizzando che nessun altro avrebbe partecipato ad essa, oltre a Genovese”.

Il direttore generale, dunque, secondo quanto ipotizzato, avrebbe conferito illecitamente l’incarico di revisore contabile a Genovese. In cambio il commercialista, secondo l'accusa, avrebbe omesso la rilevazione di irregolarità contabili che avrebbero inficiato l’attendibilità dei bilanci della società pubblica. Ma non solo: con la promessa dell’assunzione di propri familiari avrebbe commesso atti contrari ai doveri del proprio ufficio, tra cui la predisposizione di una procedura di gara per la fornitura di servizi per lo startup di una compagnia aerea, del valore di 2.150.000 euro, per consentirne l’aggiudicazione a una società appositamente individuata grazie a requisiti "ritagliati su misura".

L’approvazione del bilancio 2019, secondo l'accusa, è stato possibile solo grazie al fatto che Genovese non abbia sollevato nessuna obiezione, “nonostante – scrive il gip – numerosi profili di irregolarità”. “Un bilancio raffazzonato, incoerente, lacunoso, approvato con un verbale di consiglio di amministrazione recante data falsa (il 24 luglio 2020) e che però i dirigenti dell’Ast hanno potuto sventolare come simbolo della gestione oculata ed efficiente dell’Azienda”.

Genovese è accusato di concorso in falso ideologico in atto pubblico (per due verbali),  concorso in turbata libertà degli incanti per l’annullamento della procedura di gara per l’affidamento del servizio di revisore contabile del bilancio Ast per gli anni 2019-2021. Il commercialista, infatti, avrebbe svolto “un ruolo consultivo nella faticosa ricerca dell’escamotage” affinché l'incarico fosse affidato a lui.

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