La Corte di Cassazione ha reso definitive le 12 condanne emesse in primo grado nel 2020 e confermare in appello circa un anno fa nell’ambito nel processo nato dall’operazione denominata Predominio. Si tratta dell’inchiesta con cui la Dda di Messina ha smantellato due organizzazioni di matrice mafiosa, di cui una con a capo anche ex collaboratori di giustizia.
La Cassazione ha infatti ritenuto inammissibile il ricorso presentato dalla procura generale, ma anche i ricorsi della difesa di tutti gli imputati, condannati al pagamento delle spese processuali quantificati in 3mila euro.
I giudici hanno invece annullato la sentenza per Orazio Bellissima e Antonino Stracuzzi limitatamente alle attenuanti generiche e hanno rinviato per un nuovo giudizio ad altra sezione della Corte d’Appello di Messina.
Queste le sentenza di appello con accuse a vario titolo di spaccio di droga e associazione mafiosa che aveva decretato 15 anni di carcere per Nicola Galletta, 2 anni per Alberto Alleruzzo, 7 anni per Angelo Arrigo e Cosimo Maceli, 6 anni per Vincenzo Barbera e Giuseppe Cutè, 3 anni ad Orazio Bellissima e Giuseppe Selvaggio, 10 anni a Salvatore Bonaffini e Pasquale Pietropaolo; 2 anni per Antonino Stracuzzi, 1 anno e 4 mesi per Marco Galletta.
Caricamento commenti
Commenta la notizia