Dopo due anni la procura di Barcellona ha richiesto l'archiviazione del caso per la morte della 21enne Lorenza Famularo, di Lipari, a seguito di una embolia che non sarebbe stata accertata dai medici dell'ospedale. Ma la procura generale di Messina ha avocato a sé l'indagine. L'avvocato Vincenzo La Cava, che con il collega Nunzio Rosso rappresenta i familiari, ha proposto ricorso: «Ritengo corretto - dice - che, alla luce delle motivazioni del pm di Barcellona in sede di richiesta di archiviazione e delle articolate circostanze formulate nelle varie querele depositate, il procuratore generale sia intervenuto per avocare a se l'inchiesta». L'indagine era stata portata avanti dal piemme Carlo Bray ed è stata adesso avocata dal sostituto procuratore generale Giuseppe Costa. Prossima udienza il 13 febbraio. La vicenda risale al mese di agosto 2020. I genitori, Angela Giardina e Giovanni Famularo, che lavora presso una ditta edile di Lipari, hanno sempre parlato di embolia. A seguito della denuncia dei familiari scattò l'indagine della procura. A Lipari per verifiche all'ospedale arrivarono gli ispettori del ministero della salute e una commissione regionale. I carabinieri sequestrarono la cartella clinica e la procura ordinò l'autopsia. La gente scese in piazza in massa per richiedere un ospedale funzionale, arrivò anche l'allora assessore Ruggero Razza.