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Crollo di un tetto a Milazzo, è giallo sulla morte del geometra Cilona: c'è un primo indagato

Acquisisce nuovi e più ampi sviluppi l'indagine della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, che si sta occupando della morte del geometra Nino Cilona, caduto sabato scorso dal tetto di un capannone all'interno del centro mercantile di Milazzo. Dopo l'apertura di un fascicolo d'inchiesta, adesso c'è il primo indagato. Ad essere inserito nel registro del sostituto procuratore Luca Gorgone è l'imprenditore Domenico Grillo, 57 anni, di Torregrotta e residente a Milazzo, affittuario conduttore del capannone.

Cilona era sposato e sua moglie è incinta di quattro mesi. Al momento dell'incidente, il professionista stava effettuando una perizia per delle infiltrazioni d'acqua. Dopo essere stato portato sul tetto da un elevatore, il 42enne è salito sul capannone numero 9 del centro mercantile di contrada Ciantro, ma dopo pochi minuti il materiale di cui era fatto il tetto, a quanto sembra lastre di coibentato, ha ceduto e il geometra è precipitato da un'altezza di circa 10 metri. Portato al Policlinico di Messina è rimasto in agonia per alcune ore e poi è spirato.

La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto che coordina le indagini, svolte in prima battuta dalla polizia del commissariato di Milazzo, ha sentito diversi testimoni ma sulla vicenda ci sarebbero ombre e versioni contrastanti che non convincono gli inquirenti. Domani 8 marzo verrà effettuata, intanto, l'autopsia sul corpo del geometra che era anche fiduciario della Figc e si occupava dell'omologazione di campi di calcio. La perizia verrà effettuata dal medico legale Cristina Mondello.

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