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Sequestrate altre 6 navi della Siremar, in tilt i trasporti per le isole siciliane

Il provvedimento eseguito dalla guardia di finanza. Sospese le corse da Milazzo per le Eolie e da Trapani per Pantelleria

La guardia di finanza ha sequestrato altre 6 navi della Siremar. La notizia - in attesa di approfondimenti - è stata confermata dal sindaco di Lipari Riccardo Gullo.

«Non ho letto i provvedimenti - dice Gullo - ma tutto mi sembra gravissimo. Da quando i collegamenti sono stati privatizzati c'è stato un progressivo peggioramento. Il profitto non si concilia con i bisogni sociali. Ma ora abbiamo toccato il fondo».

Nei giorni scorsi erano stati sequestrati altri 3 traghetti, sempre dalle fiamme gialle, su input della procura di Palermo, per carenze nell'abbattimento delle barriere architettoniche. Alle Eolie la nave era stata sostituita dalla Vesta, che dopo qualche giorno ha avuto un incidente a Salina, sbattendo su uno scoglio. In piena stagione estiva si profila una situazione gravissima per le isole siciliane.

Alle Eolie stasera è stata sospesa la corsa da Milazzo per Vulcano e Lipari e di conseguenza domani (20 giugno) alle 7 non ci sarà la nave per il ritorno in terraferma. Per isolani e turisti - se non si correrà ai ripari in tempi veloci - si preannunciano danni a livello economico non indifferenti.

Fra le navi sotto sequestro c'è la Sansovino, che fa il servizio a Pantelleria. Preoccupato l'assessore comunale ai Trasporti dell'isola, Federico Tremarco, sentito da Il Giornale di Pantelleria. «Siamo in attesa di avere notizie dalla società armatrice Siremar - dichiara - e dagli enti preposti. Delle due navi una sembrerebbe sequestrata».

Di certo c'è che la nave in partenza alle 23 da Trapani per Pantelleria non andrà per mare. Il sindaco di Pantelleria, Fabrizio D'Ancona,  ha scritto al prefetto di Trapani, Filippina Cocuzza.

Per Emanuele Carnevale, ingegnere e albergatore delle Eolie,  si tratta dell'«ennesima mortificazione dell’arcipelago, che tra pochi giorni rischia di entrare in una crisi senza via d'uscita. Bloccare un servizio pubblico essenziale come i collegamenti marittimi in questo momento può provocare danni incalcolabili sia sociali che economici a tutta la comunità eoliana. Ognuno per la sua parte, deve intervenire con immediatezza, al fine di garantire la continuità territoriale delle isole siciliane, come previsto dalla nostra Costituzione».

Foto notiziarioeolie.it

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