
È stato «pescato» nella baia di Levante di Vulcano da un gruppo di ricercatori stranieri e dell’Università di Palermo, successivamente campionato e poi isolato dagli scienziati della Harvard Medical School, della Colorado State University e dell’Università di Madison-Wisconsin: è un «super» batterio, mai visto prima e davvero speciale, perché capace di assorbire anidride carbonica più di tutti gli altri consimili.
La scoperta si deve all’iniziativa della Seed Health, un’azienda di scienze del microbioma, che con un team di studiosi della Weill-Cornell Medicine, cui fanno parte Marco Milazzo, Paola Quatrini, Gabriele Turco e Davide Spatafora dell’ateneo palermitano, ha avviato la ricerca The Two Frontiers Project (2Fp), con l’obiettivo di trovare soluzioni basate sui microorganismi per una delle maggiori sfide del nostro pianeta: contrastare l’aumento di Co2 nell’atmosfera. Il team, che utilizza metodi all’avanguardia per esplorare gli organismi unicellulari di ecosistemi vulcanici, naturalmente ricchi di anidride carbonica, ha campionato la vita microbica delle sorgenti idrotermali sottomarine di Vulcano.
Un servizio completo di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

2 Commenti
Vincenzo
07/07/2023 08:12
Una scoperta sensazionale. La produzione del batterio potrebbe aprire scenari impensabili. Staremo a vedere
rob
07/07/2023 10:32
sicuramente ci sara' utile , ma ci vuole anche e soprattutto la nostra collaborazione a inquinare meno.