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Rifiuti abbandonati a Messina, dall'1 settembre parte il servizio di videosorveglianza

Nei prossimi quattro mesi saranno utilizzate 60 fototrappole in 140 siti

In vigore dall'1 settembre un servizio sperimentale di installazione e gestione della videosorveglianza ambientale contro l'abbandono dei rifiuti a Messina.

Il progetto, che andrà avanti fino al 31 dicembre, è stato presentato dal sindaco Federico Basile e dall'assessore alle Politiche Ambientali e Rapporti con MessinaServizi Bene Comune, Francesco Caminiti.

"Messina non è una città sporca – ha spiegato il sindaco Basile –, ma ci sono sacche da contrastare con interventi mirati su micro discariche abusive. Questo progetto inaugura una nuova stagione che porterà anche ad altre novità come il progetto ME@GIS con l'impiego di mille telecamere, il ritorno degli ispettori ambientali e programmi specifici nelle scuole sui comportamenti ambientali. Nei prossimi quattro mesi saranno utilizzate 60 fototrappole in 140 siti".

L'assessore Caminiti si è soffermato sugli obiettivi di questa attività sperimentale e sulle fasi successive, evidenziando che "questo progetto non nasce per fare cassa, ma punta ad un servizio ancora più efficiente. Il progetto ME@GIS é in dirittura d'arrivo e nel mese di settembre sarà visionato dal Ministero; a breve inoltre saranno riaperti i termini per l'individuazione di nuove figure di ispettori ambientali e sono previsti programmi scolastici di educazione ambientale per educare i nostri figli. Queste attività si aggiungono a quelle già in atto per contrastare l'abbandono di rifuti di ogni genere, che determinano inquinamento, criticità sotto il profilo igienico-sanitario e maggiori costi".

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