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Scarti dell'edilizia e ingombranti abbandonati in strada a Lipari, arrivano le fototrappole

Le micro discariche nell'Isola si sono moltiplicate dopo la chiusura del centro di conferimento oggetto di un'inchiesta giudiziaria

Riccardo Gullo

A seguito della chiusura da parte dell’autorità giudiziaria dell’unico centro per il deposito dei rifiuti inerti a Lipari, si susseguono gli abbandoni e i depositi incontrollati di materiale proveniente per lo più dai cantieri edili.

In alcune zone anche panoramiche dell’isola è un vero e proprio scempio. Addirittura nella stradina di Vallone Bianco, a Quattropani, la verde borgata più alta dell’isola, dove era ubicato il centro di stoccaggio, poi chiuso dai carabinieri, su input della procura della Repubblica di Barcellona, per illeciti riscontrati, si era già formata una discarica di materiale che ostruiva pure il transito.

Per far fronte al dilagante scempio, la giunta comunale guidata dal sindaco Riccardo Gullo ha emesso una determina per l’affidamento diretto per la fornitura di quattro fototrappole, proprio necessarie per il contrasto delle attività illecite riferite all'abbandono di rifiuti (inerti - scarti di lavorazione - terre di scavo e rifiuti solidi urbani di vario genere) nel Comune di Lipari.

«Occorre dotare – dice il sindaco Gullo - il servizio della polizia municipale di adeguata strumentazione (foto trappole) per contrastare, in generale le attività illecite tra cui l’abbandono dei rifiuti. Riteniamo che per queste condotte illegali, l’acquisto di attrezzatura come la videosorveglianza mobile più comunemente denominata fototrappola, sarà un deterrente per combattere questo fenomeno che continua a deturpare anche luoghi incomparabili».

Foto notiziarioeolie.it

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